La mia discesa agli inferi
Il grande Luigi Meneghello ha detto che il lavoro di scrittura deve servire anche “a raddrizzare i torti”. Ed io di torti ne ho davvero tanti da raddrizzare, falsità e abusi che è giusto portare alla luce.
Il motivo per cui avevo deciso di tradurre il bel diario del viaggio in America di Dickens è che l'edizione curata da una grande casa editrice è piena di errori. In questo riquadro ne elenco alcuni:
Per giustificare il fatto che non mi abbia pagato per il mio lavoro, l'editore Altieri ha tirato fuori la scusa che io avrei offerto senza successo la mia traduzione a diversi editori. Penso di avere il diritto di conoscere quali siano questi editori perché io non lo so. Ne avevo parlato con il prof. Veronesi della casa editrice Ibis che però optava per una traduzione integrale, mentre io ero più dell'idea di tralasciare alcune parti del testo e mantenere solo le pagine di viaggio.
Vorrei aggiungere che ho provveduto personalmente alla bella immagine di copertina, un dipinto del transatlantico Britannia, i cui diritti di riproduzione sarebbero costati100 euro, ed alle immagini interne, che hanno la caratteristica di risalire all'epoca del viaggio. Questo è un'operazione che sarebbe di competenza di/ spetterebbe all'editore. Ma lui, pur avendo trovato la pappa fatta a costo zero, è riuscito a sbagliare l'impaginazione di alcune delle immagini…